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Rassegna stampa Astoi
Guida Viaggi - A colloquio con Corbella, l'uomo del confronto

Guida Viaggi - A colloquio con Corbella, l'uomo del confronto

10 Aprile 2012


Il presidente di Astoi si mostra aperto al dialogo, ma senza abbassare la guardia

Uno stratega che si prepara alla battaglia, ma fa di tutto per evitarla al fine di ottenere un migliore risultato. Così appare Roberto Corbella, presidente Astoi, in vista di una stagione difficile per i consumi e per un'apparente stagnazione normativa. La via sembra essere quella del confronto, come sempre, ma anche dell'alleanza, che potrebbe essere una novità.

Gv: Il ministro del Turismo Piero Gnudi ha recentemente incontrato Fiavet. Astoi non è stata ancora convocata?

"Abbiamo scritto al ministro come Federturismo e successivamente abbiamo avuto un incontro durante il quale abbiamo avanzato le nostre istanze, in particolare abbiamo chiarito la nostra posizione sul Fondo di Garanzia. Seguirà un altro incontro, ma vogliamo muoverci secondo canali ortodossi. Stiamo infatti stilando un documento propositivo a seguito di una serie di osservazioni dei tecnici".

Gv: La Commissione Parlamentare del turismo, in particolare il Pd, ha presentato una serie di emendamenti al Codice del Turismo per renderlo operativo. Li ha visti? Concorda sulle scelte?

"Sì, siamo stati interpellati e molti interventi del Pd sono condivisibili".

Gv: Il ministro sembra propenso a rivedere il titolo quinto della Costituzione. Modificare una legge costituzionale non è impossibile: l'ha fatto la ex ministra Meloni, lo potrebbe fare Gnudi.

"Tutto è possibile. Ci vorrebbe volontà e autorevolezza da parte di tutte le parti coinvolte, senza forzature. Sono contento che il ministro abbia questo pensiero propositivo, ma non potrà porre mano a un decreto senza un coinvolgimento totale delle Regioni e delle associazioni".

Gv: Ma alcune Regioni si sono messe subito di traverso. Il presidente del Veneto, Zaia, lo ha attaccato duramente, sostenendo che c'è una battaglia sul federalismo e il ministro Gnudi va nella direzione opposta...

"Bisognerebbe rifuggire da scelte ideologiche. Invece la politica è entrata in un meccanismo perverso in cui difende l'ideologia. Un sistema anacronistico, che ha stancato. Il tema centrale adesso è il Paese. La politica deve riuscire a sbarcarsi da un modus operandi da Vecchia Repubblica. E noi associazioni ugualmente ci siamo lasciate piegare talvolta a queste metodologie, prestandoci a questi giochi. Se io divento ministro della Sanità la prima cosa che faccio è ascoltare medici e infermieri, ma se io sono un tecnico e voglio fare il politico, anche qui c'è un grave errore".

Gv: La questione del contante e della tracciabilità ha generato una grande confusione nella distribuzione. Come stanno realmente le cose?

"Talvolta le leggi vengono tagliate con la scimitarra. Quindi, fatta la norma, sta poi ai tecnici interpretarla. Da qui nascono diverse scuole di pensiero. Il giusto sta nel capire la ratio della legge. Nel caso delle agenzie, con la lista per i viaggi di nozze, il valore dell'intero viaggio non deve essere tracciabile. Se invece il donatore supera i 1.000 euro nell'apporto alla lista si pone in essere la tracciabilità. Noi siamo convinti di questa logica, ma se ci fosse una circolare operativa sarebbe più chiaro, sia per il mercato sia per chi controlla".

Gv: Luca Patanè, appena eletto presidente di Federviaggio, ha dichiarato di voler cerca