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La Gazzetta Dello Sport - Usa: allarme Zika «Chi non se la sente può restare a casa»

La Gazzetta Dello Sport - Usa: allarme Zika «Chi non se la sente può restare a casa»

09 Febbraio 2016

Avviso ufficioso sulla diffusione del virus. Turismo, poche rinunce. Monitoraggio del Coni

«gli atleti che non se la sentono per la diffusione del virus Zika in Brasile, non dovrebbero andare alle Olimpiadi». Non sono parole ufficiali, non compaiono sul sito del comitato olimpico statunitense, ma sono frutto di un confronto fra dirigenti olimpici e federali americani, tenuto alla fine di gennaio e il cui contenuto è stato diffuso ieri dalla Reuters. La frase viene attribuita a Donald Anthony, presidente della federazione scherma.

Uno dei portavoce olimpici statunitensi, Patrick Sandusky, parla con più prudenza di «monitoraggio costante con le autorità statunitensi e il Cio» e di un lavoro «con esperti in malattie tropicali per garantire che tutti coloro che viaggiano con il Team Usa siano consapevoli delle raccomandazioni sanitarie riguardo al viaggio in Brasile». Ma Anthony Fauci, direttore della divisione per le malattie infettiva dell'Istituto nazionale per la salute statunitense, fa capire che il problema esiste: «É una decisione personale»

L'allarme riguarda in particolare le donne incinta. A cui stato offerto dalle compagnie turistiche un rimborso totale dei pacchetti di viaggio già acquistati per seguire le Olimpiadi di agosto e il carnevale di questi giorni. Carnevale che per la verità affronta fra prevenzione e ironia l'argomento Zika. Secondo Pier Ezhaya, vicepresidente di Astoi Confindustria Viaggi, che associa oltre il 90 per cento dei nostri tour operator, «una volta tanto non stiamo registrando effetti importanti sul turismo. Direi quasi impatto zero. In ogni caso ci stiamo orientando verso la massima flessibilità». Insomma, nessuna penale per chi rinuncia.

Anche il Coni studia la situazione. Antonio Spataro, direttore dell'Istituto di Medicina dello Sport, aveva affrontato il tema davanti a dirigenti e tecnici federali: «Nessun allarmismo, lavoriamo a stretto contatto con l'istituto di epidemiologia dello Spallanzani». Spataro aveva parlato però pure di alcune linee guida da fornire gli atleti per gestire la situazione ed evitare le punture delle zanzare a rischio. Fra i suggerimenti: maglie a maniche lunghe,uso di repellenti, finestre chiuse e niente uscite serali post gara. di Valerio Piccioni