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TravelQuotidiano.com - Direttiva UE: tra certezze e zone d’ombra, la rivoluzione dal 1° luglio

TravelQuotidiano.com - Direttiva UE: tra certezze e zone d’ombra, la rivoluzione dal 1° luglio

14 Febbraio 2018
Il testo non è ancora definitivo, ma la buona notizia è che la Direttiva UE sui pacchetti armonizza davvero le norme negli Stati Membri, si compete alla pari in Europa, anche quanto alle garanzie su insolvenza e fallimento. Delle quali peraltro si è fatto solo un cenno nel panel di specialisti, quasi tutti coinvolti nel recepimento della Direttiva, riuniti alla Bit per fare il punto: con Francesco Tapinassi, dirigente del Mibact, sono intervenuti Silvana Durante, consulente legale Astoi Confindustria viaggi; Gabriele Milani, direttore FTO; Gianluca Rossoni, avvocato di toursimlaw.it; Federico Lucarelli, coordinatore legale del tavolo tecnico su direttiva pacchetti con Assoviaggi, Federturismo Travel e Fiavet; Damiano De Crescenzo, dg di Planetaria Hotels e Luigi Deli, ad di Volonline. Moderatrice Paola Baldacci per NF Tourism & Technology  Events.

Pronti per il primo luglio. Lo ha garantito Tapinassi: entro 40 giorni il testo firmato in Consiglio dei Ministri uscirà dalle Commissioni parlamentari e andrà in Conferenza Stato-Regioni, «perché gran parte dell’applicazione passa alla competenza regionale».

Stessi oneri per tutti. Le novità principali sono quelle annunciate dal Consiglio dei ministri: ormai tutto o quasi è pacchetto normato, salvo business travel, non profit (non più di due due viaggi l’anno) servizi senza pernottamento o acquistati in un arco di oltre 24 ore.

Sanzioni fino a 20mila euro. I professionisti sono soggetti a sanzioni per inadempienza che viaggiano tra i e i 20mila euro.  I fornitori extra UE dovranno adeguarsi o ne risponderà il loro ‘schermo’ italiano.

Assicurazioni al rincaro? Tutti convinti che aumenterà la domanda di copertura assicurativa di imprese e clienti, il che farà rincarare i premi. Anche perché – ha notato Rossoni – «gli operatori avranno più strumenti per difendersi da certa giurisprudenza favorevole al viaggiatore», il quale dovrà tutelarsi di più.

Niente responsabilità solidale. «Il legislatore – ha detto Lucarelli – l’ha esclusa. Le agenzie non dovranno più a rispondere in contenzioso con l’operatore, basta spese legali in cause vincenti». Fine anche degli annullamenti da psicosi, se la meta non è sconsigliata il cliente parte o paga penale.

E l’Abusivismo? «L’antitrust ora ha competenza per sanzionarlo», ha notato Lucarelli. E allo scetticismo di Deli – «si colpiscono solo i macrofenomeni» – risponde «il problema è nel territorio, devono reprimere gli enti locali».

Le agenzie “protezione civile privata”. Arriva l’obbligo per le agenzie di assistere il cliente negli eventi catastrofali – come la nuvola islandese – con tre notti di hotel. «Un costo sociale che non abbiamo potuto evitare» ha protestato Lucarelli.

L’assicurazione obbligatoria? Ne ha fatto cenno Milani: «L’assicurazione medico-bagaglio-annullamento diventa facoltativa o obbligatoria ». E comunque: «Se aumentano rischi e aree di indeterminazione aumentano i costi assicurativi, è inevitabile».

Fondamentale l’informativa completa al cliente da parte dell’agenzia, mancando la quale l’intermediario assume tutta la responsabilità di organizzatore.

Prescrizione a tre anni. Protesta accorata dell’avvocato Durante per la prescrizione estesa in Italia a tre anni per danno alla persona e due per altri danni: «il legislatore non ha tenuto conto di quanto tutti i giudici hanno detto in questi anni».

Zone d’ombra. Due segnalate da Milani: se per l’esecuzione del contratto sia responsabile l’organizzatore o l’intemediario; e poi se nei contratti negoziati fuori dai locali dell’intermediario si confermi il diritto di recesso fino a 14 giorni senza penale, che mette a rischio l’operatore e forse in crisi i consulenti. «Ma aspettiamo il testo definitivo, perché il diavolo è nei dettagli, ce ne sono moltissimi sul tavolo».

Hotel e pacchetti. Ineffabile la battuta di Decrescenzo, unico albergatore nel panel: «Certo che se vendere pacchetti turistici diventa così complicato e rischioso io non mi cimenterei…  Anche se poi siamo noi che confezioniamo davvero l’esperienza per i nostri ospiti, con servizi accessori sempre più richiesti».

«La UE fa pulizia e chiarezza – ha osservato Tapinassi – un testo migliorabile ma un gran passo avanti per chi vende viaggi e per chi li compra. E il nostro portale Infortrav  ha inserito per le imprese l’obbligo di info sulla copertura per insolvenza e fallimento».