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Repubblica Viaggi - Vacanze: complice il calendario, gli italiani tornano a viaggiare

Repubblica Viaggi - Vacanze: complice il calendario, gli italiani tornano a viaggiare

13 Aprile 2017

Nell'"anno dei ponti" le agenzie registrano un +5% rispetto al 2016: il 30 per cento dei connazionali in viaggio tra Pasqua e il primo maggio. Sintomo di una rinnovata propensione alla vacanza. Ma c'è chi per spostarsi farà rinunce a tavola

Pasqua con chi vuoi, e soprattutto dove vuoi: gli italiani fanno fede al famoso detto e decidono di partire in massa. Sono infatti in discreto aumento i cittadini che hanno optato per una vacanza nel prossimo fine settimana o nei ponti festivi della primavera. Complice anche il calendario favorevole, visto che il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno cadranno a cavallo dei weekend, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato registrato un aumento del 5% delle prenotazioni nei tour operator. Molti italiani hanno programmato le loro vacanze con largo anticipo, ottenendo sconti sul prezzo finale: sono lievitate così anche le promozioni early booking. Lo rivela uno studio dell'Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, l'associazione dei tour operator italiani.

La pausa primaverile si rivela essenziale per i cittadini: è cresciuta, rispetto allo scorso anno, anche la spesa media pro capite. A seconda del tipo di viaggio e della meta scelta, si va dai 1.150 ai 3.000 euro a persona. Molti italiani hanno scelto di celebrare la Pasqua 2017 su una nave da crociera: l'itinerario preferito è quello sul Mediterraneo, con soste in Italia, Francia, Spagna, Grecia e Croazia. Per quanto riguarda i viaggi tradizionali, "siamo reduci - spiega il presidente Astoi, Nardo Filippetti - da un inverno in cui gli operatori hanno avuto buone marginalità, anche se a fronte di numeri non eclatanti, dovuti alla non brillante performance dei Caraibi, compensata da un buon andamento di Oman, Kenya e Zanzibar". Forte anche l'interesse per gli Emirati Arabi e per il Sudafrica. Chi dispone di un numero maggiore di giorni di vacanza non ha invece esitato a prenotare un viaggio in Giappone o nei villaggi turistici delle Seychelles, delle Maldive e del Madagascar. Anche il mar Rosso, dopo un periodo di flessione, sta tornando ad essere una destinazione ambita, grazie alla vicinanza all'Italia e all'ottimo rapporto qualità/prezzo. A conferma del trend positivo, sono anche aumentati i collegamenti aerei verso località come Marsa Alam, Sharm El-Sheikh e Hurgada. - di Carmelo Leo

Calendario favorevole. Durante questa primavera gli italiani avranno buone occasioni per staccare la spina dalle preoccupazioni quotidiane. Tanto che  secondo un'indagine, di Feries srl, società che fa capo a CaseVacanza.it e Agriturismo.it, circa il 30 per cento dei connazionali si muoverà in uno dei tre prossimi ponti primaverili - quello pasquale, quello di di 4 giorni del 25 aprile (che cade di martedì), e quello di 3 giorni del primo maggio. Il 2017 è stato appunto definito "anno dei ponti". Grazie alla possibilità di allungare i weekend, chi alloggerà in una casa vacanza trascorrerà mediamente 4,5 giorni fuori; mentre risulta più breve il soggiorno medio degli agrituristi, che rimarranno lontani da casa per 2,9 notti.

Una ritrovata serenità. Filippetti si dichiara cautamente ottimista per l'estate, grazie alla ripresa dei consumi che coinvolge anche il turismo: "Nonostante il clima fluido sul fronte dell'economia nazionale e rispetto al generale contesto socio politico, gli italiani manifestano, con rinnovato entusiasmo, la propria propensione a viaggiare".  Complici i segnali di netta ripresa che hanno interessato il settore nel 2016 e all'inizio del 2017. "È confortante constatare che molti di loro decidano di affidarsi a tour operator, garanti di viaggi senza sorprese spiacevoli e unici professionisti che si assumono la responsabilità per tutti i servizi offerti al cliente", fa notare Filippetti.

Un consumo essenziale. Una ricerca realizzata da Coop conferma che le vacanze sono in cima alla lista dei desideri degli italiani. Un bisogno di cui non si può fare a meno: il 76% degli intervistati è disposto a risparmiare su pranzi e cene al ristorante. Tre su cinque sacrifica le spese per cultura e tempo libero e addirittura il 35% cerca di spendere meno al supermercato per mettere da parte qualche soldo per partire. "Negli anni passati gli italiani hanno rinunciato ai viaggi per la crisi - ha commentato il direttore generale Ancc-Coop, Albino Russo - ma adesso provano a risalire la china e appena hanno soldi in tasca li dedicano ai viaggi".