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L'Agenzia di Viaggi sito web - Fronte comune sui fondi all'Open forum

L'Agenzia di Viaggi sito web - Fronte comune sui fondi all'Open forum

21 Luglio 2016

Un Comitato interassociativo – o magari un super consorzio – per condividere una centrale rischi efficiente, finanziata dai vari fondi, per gestire le emergenze turistiche legate all’insolvenza o al fallimento delle imprese turistiche. Ma anche un’azione di lobbying politica per promuovere una risoluzione da presentare al governo Renzi affinché istituisca un organismo di vigilanza super partes sui fondi, composto anche dalle associazioni di categoria.

Sono le due principali proposte emerse dall’Open forum organizzato da L’Agenzia di Viaggi all’Hotel Cicerone di Roma (circuito Piazza di Spagna View). Un evento che è riusciuto nell’impresa di riunire intorno a un unico tavolo tutte le principali associazioni di categoria (Fiavet, Astoi, Fto, Assoviaggi, Aiav), insieme ad Aria Network e ai broker assicurativi Borghini e Cossa e Insurance 4 Travel: coloro che, ad oggi, hanno istituito fondi di garanzia privati e soluzioni assicurative nel rispetto dell’obbligo di legge scattato il 1° luglio.

La proposta politica di una risoluzione è stata avanzata da Ignazio Abrignani, deputato e presidente dell’Osservatorio Parlamentare sul Turismo, che ha ammesso le colpe di un mondo politico «attento solo alle parole, ma troppo distratto e distante da dinamiche e problematiche del settore». E ha aggiunto che «anche l’estrema frammentazione della rappresentatività delle categorie turistiche ha favorito il corto circuito che ha, di fatto, isolato un ambito economico così importante per il sistema-paese».

La soluzione tecnica è stata avanzata da Gaetano De Vito, esperto finanziario e presidente di Assoholding, che dopo aver evidenziato la «vulnerabilità economica del settore» ed aver accertato la presenza di molte, troppe soluzioni di fondi e polizze per fronteggiare l’obbligo di una direttiva Ue, ha chiesto e proposto alle associazioni «uno sforzo congiunto per promuovere un comitato interassociativo capace di condividere il delicato passaggio di una centrale-rischi operativa, a disposizione di tutti i clienti del turismo organizzato».

Un’idea condivisa da Enrico Guarnerio, presidente di Strategica Group che, insieme alla sua consulente Emanuela Bonomi, ha evidenziato come la difficoltà di costituire una valida formula di fondi di garanzia privati derivi soprattutto dagli elevati costi gestionali di una efficiente centrale-rischi a disposizione 24 ore su 24, per assistere i clienti nei casi di rimpatrio.

«Per non parlare, poi, dei premi a carico degli operatori – ha detto – Perché in tutti gli ambiti dove operano, le compagnie assicurative si affidano sempre ad attuari, ovvero professionisti che devono valutare la sostenibilità di una copertura assicurativa. Nel caso del turismo organizzato, che anche noi di Strategica abbiamo valutato, i rischi di affrontare con strumenti inadeguati certe emergenze operative sono davvero molteplici e quasi sempre antieconomici. A mio avviso la strada dei fondi, intrapresa dalle associazioni di categoria, è una delle poche percorribili, ma bisognerebbe fare fronte comune».

Dunque, al di là dell’encomiabile sforzo fatto da Aiav con il suo prodotto “Salvagente”, da Fiavet con il fondo “Fogar”, da Assoviaggi con “Garanzia Viaggi”, da Fto con la scarl “Vacanze Felici” e da Astoi con la sua associazione “Fondo a tutela dei viaggiatori”, serve ora il coraggio di lanciare il cuore oltre l’ostacolo e condividere almeno lo strumento della centrale-rischi, magari sottoponendosi alla vigilanza costante di un organismo imparziale dettato da una apposito provvedimento governativo. A ben vedere siamo solo agli inizi di una storia tutta da scrivere, ma il “lieto fine” dipende molto dalle associazioni e dalla politica. - di Andrea Lovelock